Comparare simultaneamente più di un vino
Per valutare l'intensità dei tre parametri determinanti la qualità-piacevolezza del vino è importante comparare simultaneamente più di un vino.
Un campione che in assoluto siamo portati a definire come ricco, paragonato ad uno più fitto potrà risultare scorrevole; uno che ci sembra equilibrato in assoluto, posto in relazione ad uno ancora più armonico potrà rivelarsi acido; uno che ci sembra pulito potrà risultare perturbato rispetto ad un altro più integro. Comparare più vini nel corso del medesimo assaggio serve in primo luogo a percepire con sostanziale veridicità l'intensità dei tre parametri che ne determinano la qualità (comparare fra loro i vini è assolutamente utile per valutare con precisione - tramite confronto - l'intensità della loro consistenza, del loro equilibrio e della loro integrità). Serve in secondo luogo a identificare con precisione un prototipo di vino massimamente consistente, equilibrato, integro, con cui comparare tutti gli altri vini assaggiati. Si misura infatti la consistenza del vino in esame comparandola a quello del vino più ricco che si sta degustando, oppure comparandola a quella (memorizzata) del più consistente vino dello stesso tipo valutato in passato. Un modello, un archetipo che deve perciò essere quanto meno approssimato possibile, e che si può fissare con precisione solo dopo numerosi assaggi comparati.
(Luca Maroni)